giovedì 28 febbraio 2013

Le dimissioni della Segreteria di Rifondazione Comunista, un nostro commento

Leggiamo delle dimissioni della Segreteria di Rifondazione Comunista, dei compagni coraggiosi e capaci a cui va tutta la stima di Agorà Politica.

Questo è il nostro commento alla loro lettera:

Questa frase è assolutamente interessante: "Il risultato del voto non è quindi una rivoluzione ma l’approfondirsi della crisi del sistema, crisi plasticamente rappresentata dall’impossibilità di determinare in parlamento una maggioranza di governo."

Potrebbe essere - è vero - l'approfondirsi della crisi ma questa frase viene da un'analisi fatta con vecchie categorie di pensiero... le parole d'ordine di Grillo sono le parole d'ordine di tanti movimenti che nel mondo si battono per la Democrazia Diretta e per un potere più diffuso. Non è qualcosa che nasce dalla paura, come il fascismo ed il nazismo nascevano dalla paura del pensiero moderno e del comunismo o in generale del pensiero marxiano. E' qualcosa che nasce dal bisogno di giustizia sociale che esprime il mondo nella sua interezza, come il pensiero di Marx nella metà dell'800.

La storia, dopo aver abbandonato le tragedie dei totalitarismi, sta andando verso altre forme di lotta e di rivendicazione, in primis verso l'abbandono della democrazia rappresentativa a favore di una democrazia più diretta, verso un potere eccezionalmente diffuso, verso forme di solidarietà diverse da quelle del secolo passato, verso forme comunitarie che tendono a sintetizzare il collettivismo con l'individualismo.

E' interessante il modo di pensare espresso nella vostra frase. E' testimonianza della capacità di acutezza critica che il pensiero comunista ha sempre avuto ma che ora deve lasciar posto ad un altro tipo di pensiero, figlio del proprio tempo e di altri orizzonti anche se filogeneticamente legato al pensiero marxiano profondamente critico il cui profumo è presente anche nella vostra frase.

Auguri a tutti voi cari compagni e speriamo di trovarvi accanto a noi in questa nuova fase di lotta.

Un editoriale interessante (un'analisi marxista)

Proponiamo qui un editoriale interessante scritto con un approccio critico marxista e quindi in parte superato, come diremo anche nel post successivo, ma capace di analisi ancora raffinate:

Ecco il link:

http://www.marxismo.net/politica-italiana/bilancio-elezioni-24-25-febbraio

Buona lettura

martedì 26 febbraio 2013

M5S + PD = 55% - Il blocco sociale degli onesti e lavoratori C'E'

Si faceva una considerazione: per anni ci siamo detti: "il blocco conservatore in Italia è forte, per quanto la sinistra si batta e cerchi di governare è difficile che in una situazione come quella italiana dove le classi sociali sono più per la destra che per la sinistra, questa sarà sempre un passo sotto." Poi nel 2013 questa rivelazione. La maggior parte dei votanti della sinistra, che sono persone oneste, e le persone oneste che votano M5S sono se sommate al 55%. Quindi non è vero che la base sociale per l'onestà, la trasparenza, l'equità sociale, in Italia non c'è. E' solo che le politiche della sinistra in questo ventennio - per non andare oltre anche perché prima c'era la guerra fredda - sono state del tutto contro gli interessi degli italiani onesti e lavoratori. Dal che derivano due cose: primo che la sinistra è l'artefice della sua sconfitta e renderà - come al solito - più gravoso a noi il compito di risollevare l'Italia. Compito che noi perseguiremo con volontà e coerenza. E secondo, a noi sembra che anche Berlusconi - in realtà - ne esca sconfitto. Alla Camera ha 92 miseri seggi ed al Senato può comunque essere messo in minoranza se si hanno idee chiare e volontà di metterlo alle corde. Come dice il nostro Beppe: Berlusconi e Bersani sono finiti! Questo è il messaggio di queste elezioni a nostro parere.

Buonanotte ai vincitori (e a tutti)

Siamo felici e contenti: abbiamo vinto! La Democrazia Diretta, i Cittadini hanno vinto! I commenti degli "altri" dimostrano che costoro ancora non hanno capito la forza e l'obiettivo, il fine ultimo, la mission del M5S, che non è politico ma è paragonabile alla rivoluzione agricola alla fine del neolitico. E' un uomo nuovo quello che si vuole fondare, con il bagaglio marxiano, freudiano, weberiano, antropologico e sociologico: una rivoluzione sociale, culturale e di costume nuova nella storia italiana... la via italiana alla rivoluzione è questa, una rivoluzione profonda che parte dalle essenze più genuine e partecipative dell'uomo.

 Ora starà a noi vigilare, noi simpatizzanti, noi iscritti, perché i nostri eletti siano nella nostra scia... ma sono tutti ragazzi entusiasti e non verranno meno ai loro ideali, altri li sostuiranno con gli stessi ideali e piano, nel tempo costruiremo una nuova Italia lontana dalle ceneri della guerra fredda e dalle ideologie di destra e sinistra che hanno permeato il '900. Creeremo un mondo più giusto per l'uomo.

Gli "altri" fanno ipotesi su inciuci vari. Ancora non hanno capito che il M5S non è né di destra né di sinistra ma farà le sue battaglie insieme a chi proporrà misure giuste, eque, oneste e vantaggiose per la collettività tutta e non solo per pochi elementi della casta politica, economica e imprenditoriale italiana. A chi prendendo spunto dal programma del M5S ne appoggerà i punti e gli obiettivi. Con chi difenderà gli interessi dei più deboli e a chi proporrà misure innovative - in tutti i campi - per il benessere di tutti. E a chi svilupperà in modo adeguato e sempre più convinto la prassi della Democrazia Diretta che noi di Agorà abbiamo ed avremo sempre al primo punto della nostra agenda.

Stasera andiamo a dormire vincitori, domani ci sveglieremo alfieri e guardiani della libertà e del bene comune. Buonanotte a tutti!