martedì 22 febbraio 2011

Spunti di riflessione sulla rivolta nel mondo arabo

Alcuni temi su cui ragionare e che sicuramente hanno avuto effetto sul mondo arabo per questa ondata di rivolte senza precedenti:

  • massiccia urbanizzazione dalla seconda meta del secolo scorso;
  • esplosione demografica unita anche all’abbassamento del livello di mortalità;
  • crollo del comunismo e conseguente rivelazione di tutta la forza e le possibilità delle idee democratiche sconosciute ai popoli del XX secolo;
  • abbandono dei residui delle divisioni della guerra fredda;
  • fallimento dell’estremismo integralista islamico;
  • conseguente riflessione sulle vere cause dei conflitti e dei malesseri interni;
  • crescita e sviluppo di una classe borghese, piccolo-borghese e proletaria cosciente dei propri diritti e libertà (vedi il massacro degli avvocati libici a Bengasi). 

Questa è una svolta di tipo epocale paragonabile al 1989 europeo o meglio al 1848 europeo quando tutte le nascenti borghesie si rivoltarono contro gli alfieri della Restaurazione

Dopo questa rivolta niente sarà mai come prima nel mondo arabo e forse nel mondo occidentale.Ed ancora, questa rivolta dimostra come siano avanzate dal punto di vista sociale-economico-politico le popolazioni medio-orientali rispetto a ciò che ne pensavano tanti europei stupiti dal suo scoppio.
Paradigmatico di questo è lo slogan principe, a mio avviso, della rivolta: Liberate la Libertà!

Liberate chi è già libero perché cosciente del proprio ruolo sociale, economico, politico, culturale.
Come tanti europei possano essere stati sorpresi da questo movimento testimonia del disinteresse e della stolidità unita a indifferenza di tanta classe politica europea e statunitense nei confronti di "mondi" antichi con grandissima cultura millenaria alle spalle.

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