mercoledì 2 febbraio 2011

Il problema lavoro in Italia

Ci sono tre problemi sul lavoro in Italia.

Il primo è la troppa disoccupazione quindi la scarsità di lavoro. Quando il 29% dei giovani non è occupato la situazione è gravissima. Il 29% è una cifra discutibile perché bisogna vedere da dove si ricava il dato. Se si ricava dalle liste degli uffici di collocamento la cifra potrebbe essere assai maggiore perché si basa sugli iscritti.

Il secondo è il lavoro precario che presuppone momenti di non lavoro. Perché io posso lavorare per tre mesi e starmene a casa altri due per poi riprendere per un altro mese e così via.
Questi momenti di non lavoro andrebbero tutelati con ammortizzatori sociali quindi con un salario di precarietà che non dovrebbe andare sotto una certa soglia.
Inoltre il lavoro precario dovrebbe essere pagato più del normale - ed assai di più del normale in assenza di ammortizzatori sociali.
In Italia si è dato il via al precariato alla metà degli anni '90 senza dotarsi di opportuni e sufficienti ammortizzatori sociali, contrariamente agli altri paesi dove il precariato viene usato come forma lavoro.

Il terzo è che i privati - non ancora lo stato per fortuna - cercano in maggioranza persone dai 27/28 anni ai 43/45 anni.
Prima e dopo non prendono nessuno. Provate a mandare i vostri CV: non vi rispondono neanche.
Risultato, scarsa mobilità ed un lavoro - spesso precario - che dura circa 15/18 anni.
I privati ad un lavoratore dai 50 anni in su offrono scivoli su scivoli per andar via dal processo produttivo.
Questo porta alla disoccupazione relativa ai 50enni: una disoccupazione terribile e spesso poco analizzata.

La disoccupazione, il precariato e gli scarsi anni di lavoro effettivo (dicevamo 15-18 max) si ripercuotono sul lavoratore occupato.
L'aumento forsennato dell'età pensionabile è il risultato più eclatante. Certo che il lavoratore occupato deve lavorare tanti anni di più!!! Se no, come farebbe lo Stato ad avere i soldi necessari per le pensioni future e per le gestioni INPS?
Disoccupazione, precariato e scarsità degli anni di lavoro effettivo aumentano l'età pensionabile. Più aumentano loro più aumenta quella.

Una soluzione potrebbe essere "lavorare meno lavorare tutti" ad un buono stipendio per non far deprimere l'economia!
Anche perché i bassi stipendi deprimono l'economia e fanno fallire i privati aumentando la disoccupazione...

Ueh!, un modo ci sarebbe: che i capitalisti diminuiscano (ma col piffero che lo faranno) il loro profitto dell'1%! Vedremmo migliorare sensibilmente le cose! Del resto non fanno anche loro parte dello Stato?

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