giovedì 14 marzo 2013

Noi e la storia

Il M5S è fatto da Grillo, Casaleggio, da milioni di elettori che hanno aperto gli occhi sullo sfascio italiano, da centinaia di migliaia di attivisti che hanno deciso di mettersi in gioco - come me che da mesi ormai scrivo su tutto e per tutti. Da uomini e da donne più o meno competenti che cercano di riempire le loro lacune - ove ci sono - e soprattutto di dare e di fare per sé e per gli altri. Da un progetto comune a tutti noi, attivisti, elettori, portavoce e rappresentanti: un progetto per l'avanzamento culturale e politico - e sociale - del nostro paese e dell'umanità intera. Le idee contano, la storia conta, gli uomini forse come catalizzatori ma soprattutto le dinamiche storiche. E le dinamiche storiche attuali vanno verso la democrazia diretta, verso una più equa distribuzione e ridistribuzione delle risorse e delle ricchezze, verso la salvaguardia dell'ambiente ed il risparmio energetico (perché le materie prime energetiche stanno finendo e comunque finiranno). Ce lo dicono gli indignados israeliani e spagnoli, ce lo dice occupy wall street e la rivolta araba, ce lo dice la decrescita felice figlia del situazionismo, ce lo diceva nel secolo scorso lo storico Hobsbawm, ce lo dicono i sempre più forti movimenti per il pil della felicità in America Latina, ce lo dicono i Pirates in Germania, ce lo dice Grillo e lo diciamo noi qui in Italia. Il mondo, fuori dalle pastoie della guerra fredda che lo ha ingessato, fuori dalle ideologie totalitarie che lo hanno dilaniato, dai concetti di destra e sinistra ormai non più sufficienti per rappresentare la realtà, stretto da un'economia di mercato sempre più a vantaggio di pochissimi e a svantaggio dei moltissimi, e forte del materialismo storico-scientifico marxiano che lo ha reso critico, pungente e rigoroso, rivendica storicamente altri percorsi che non siano quelli del sopruso e dello sfruttamento ma quelli della solidarietà, della giustizia e dell'equità sociale, della comunità, del benessere comune e del diritto di tutti ad una vita felice. Sarà difficile, è già difficile per tutti evitare la storia! E non è detto che il mercato non vinca. Però la Rivoluzione Francese ce lo ha insegnato. Il mondo può essere trasformato e reso più giusto!

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